FIE Italia

Federazione Italiana Escursionismo

Il nuovo sito della FIE

Si ricorda che a partire dal 1 agosto 2022
è attivo il nuovo sito della FIE: fieitalia.it.

Tutti i contenuti recenti possono essere visualizzati
solo all'indirizzo nuovo.

Questo sito resterà attivo fino al completamento
del trasferimento degli archivi al nuovo indirizzo.

La FIE per la Giornata Mondiale della Disabilità

Fra le attività istituzionali della Federazione Italiana Escursionismo vi è, da sempre, quella di accompagnamento escursionistico per i disabili,  curata dai volontari della Associazioni affiliate, ed è per questa ragione che la Giornata Mondiale della Disabilità (che cade il 3 dicembre di ogni anno) ci vede particolarmente sensibili e attenti.

Si tratta di un problema di vastissima portata, poiché, secondo un rapporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (citato da Vatican News), il 15% della popolazione mondiale convive con una qualche forma di disabilità. Tradotto in termini numerici, stiamo parlando di oltre un miliardo di persone, delle quali 450 milioni presentano una qualche problematica relativa alla condizione mentale o neurologica.

Potersi muovere nella natura, goderne i panorami, gustare il sapore della vetta conquistata, ma anche sciare o praticare la marcia di regolarità a livello agonistico, ha una forte valenza terapeutica. Di questo siamo certi e a questo dedichiamo una parte importante del nostro sforzo.

Non possiamo che concludere citando quanto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per l’occasione ha dichiarato:

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella

In occasione della Giornata internazionale per i diritti delle persone con disabilità, desidero esprimere attenzione e vicinanza ai nostri concittadini che presentano disabilità, ai loro familiari e a tutti coloro – professionisti e volontari – che se ne occupano quotidianamente con competenza e dedizione.

È indubbio che la difficile condizione dovuta alla pandemia sta creando disagi e difficoltà a tutti, anche per via delle necessarie ma dolorose restrizioni nella mobilità e nei contatti sociali. Ma queste diventano un impedimento assai più grave per persone che si trovano già a convivere con difficoltà di movimento o di relazione.

Se l’isolamento per le esigenze sanitarie è di per sé una condizione pesante, può diventare un vero dramma se a provarlo sono persone con disabilità fisica o psichica.

Penso a chi ha bisogno continuo di assistenza, a chi vive negli istituti, a chi in qualche modo dipende, per la sua esistenza quotidiana, da farmaci, macchinari o dal sostegno di altre persone.

Preoccupano le difficoltà e i rischi per ottenere l’assistenza e le cure ordinarie presso i presidi medici e ospedalieri, impegnati faticosamente a fronteggiare l’emergenza Covid.

Anche per eliminare queste conseguenze e per tornare a condizioni normali è necessario sconfiggere al più presto il virus, rispettando – malgrado i disagi anche gravi – le norme di comportamento contro il contagio.

La disabilità, personale o di un familiare, in molti casi è associata a condizioni precarie di reddito e di occupazione. L’accesso al mondo del lavoro delle persone con disabilità rappresenta un nodo centrale.

Particolarmente delicata è la condizione dei minori con disabilità. La pandemia acuisce la difficoltà di seguire le lezioni scolastiche. E la mancanza di relazioni con i docenti e coetanei, rischia di produrre ulteriori condizioni di emarginazione.

La disabilità è spesso, inevitabilmente, legata alla terza e alla quarta età. Questi anziani costituiscono, nella pandemia, una categoria particolarmente a rischio e patiscono molto la solitudine, la mancanza di dirette relazioni con familiari e conoscenti e la fatica nel gestire aspetti concreti della vita quotidiana.

L’Italia, in questi ultimi anni, ha compiuto molti passi avanti per temperare gli effetti delle disabilità e per promuovere l’autentico rispetto dei diritti delle persone che le presentano, impegnandosi ad abbattere barriere e ostacoli – fisici e anche culturali – che ne limitano le legittime aspirazioni.

L’Unione Europea, nel mese scorso, ha approvato una dichiarazione, impegnativa per gli Stati membri, per costruire insieme un’Europa inclusiva nei confronti delle persone con disabilità.

È tuttavia necessario – particolarmente in questa emergenza sanitaria – un impegno ancora maggiore per mantenere e migliorare i livelli di cura, di sostegno e di attenzione. Anche attraverso l’ascolto e il coinvolgimento, in questa preziosa attività, delle associazioni e delle organizzazioni che esprimono la voce delle persone con disabilità.

Il livello di civiltà di un popolo e di uno Stato si misura anche dalla capacità di assicurare alle persone con disabilità inclusione, pari opportunità, diritti e partecipazione a tutte le aree della vita pubblica, sociale ed economica.

FIE Italia © 2017 • Via Imperiale 14 • 16143 Genova GE