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La Giornata della Terra

A partire dal 1970, il 22 aprile è la Giornata della Terra. In quell’occasione, si mobilitarono milioni di cittadini americani, con il sostegno di migliaia di college, università e altre istituzioni accademiche, oltre che delle associazioni ambientalistiche. Venne anche istituito l’Earth Day Network (EDN), un’organizzazione divenuta poi internazionale che aveva e ha l’obiettivo di coordinare le iniziative dedicate all’ambiente durante tutto l’anno e in tutte le parti del mondo. Dell’EDN fanno parte migliaia di movimenti e associazioni in tutto il mondo.

Negli anni, la Giornata della Terra è diventata la più importante e conosciuta iniziativa dedicata all’ecologia e alla protezione dell’ambiente. Fra l’altro, quest’anno cade in concomitanza con la March for Science, una marcia organizzata in cinquecento città del mondo per sensibilizzare la popolazione e la politica sulla ricerca scientifica e sulle opportunità che offre.

La Giornata della Terra vuole essere, da un lato, un momento di festa e, dall’altro, un’occasione per informare sullo stato dell’ambiente e per dare consigli su come inquinare meno e preservare gli ecosistemi.

Ma torniamo per un attimo alle origini della iniziativa. Fra gennaio e febbraio del 1969 a Santa Barbara, California, vi fu uno dei più gravi disastri ambientali nella storia degli Stati Uniti, causato dalla fuoriuscita di greggio da un pozzo di petrolio. Il senatore democratico Gaylord Nelson, che aveva già organizzato una serie di incontri e conferenze sul tema dell’ambiente, venne spinto da questo disastro a occuparsi in modo più attento e continuativo delle questioni ambientali, per portarle all’attenzione dell’opinione pubblica, sulla falsariga di quello che avevano fatto i movimenti di protesta contro la guerra in Vietnam.

Considerando l’attenzione che la Giornata della Terra del 1970 aveva suscitato, l’anno seguente le Nazioni Unite ufficializzarono la loro partecipazione all’organizzazione, dando nuova visibilità e rilievo all’iniziativa. In oltre 45 anni, la Giornata della Terra ha contribuito in modo determinante allo svolgimento di iniziative ambientali in tutto il mondo. Nel 1992 si arrivò all’organizzazione del cosiddetto Summit sulla Terra a Rio de Janeiro, la prima conferenza dei capi di Stato e di governo sul tema ambientale. Da allora vengono divulgate informazioni scientifiche e si lavora per rendere le persone più consapevoli sui rischi del riscaldamento globale e sulle soluzioni che possono essere adottate, anche a livello individuale, per contrastarlo.

L’adozione di nuove politiche e accordi internazionali, come quello ultimo di Parigi, sono una buona base per ridurre le cause del riscaldamento globale, ma, come spesso avviene, possiamo contribuire in modo decisivo anche a livello individuale, usando in maniera più responsabile le risorse di cui disponiamo quotidianamente.

Prendendo spunto dall’articolo Un po’ di consigli per la Giornata della Terra (Il Post.it) – dal quale abbiamo preso spunto per i brevi dettagli storici sopra illustrati – ecco un breve elenco di cosa possiamo fare noi:

  • l’utilizzo di lampadine a basso consumo consente di ridurre di molto la quantità di energia necessaria per illuminare gli ambienti di casa; inoltre, le nuove lampadine LED sono molto più pratiche e durano più a lungo delle precedenti generazioni di lampadine fluorescenti a basso consumo;
  • seguire le indicazioni per la raccolta differenziata – a partire dalla separazione di vetro, plastica, carta e umido – rende più semplice ed economico il riciclo dei materiali, e al tempo stesso contribuisce a ridurre i costi per la tassa dei rifiuti;
  • aria condizionata e riscaldamento dovrebbero essere tenuti entro un intervallo di 5° C in più o in meno rispetto alla temperatura esterna, per ottenere la massima resa e al tempo stesso ridurre i consumi di energia elettrica o gas;
  • mezzi pubblici, biciclette o i piedi sono ottimi sostituti dell’automobile, e una alternativa più salutare (poi, certo molto dipende dall’offerta di servizi per questo tipo di trasporti nella propria città, ma anche su questo si può migliorare esigendo più attenzione dalle amministrazioni cittadine);
  • l’acqua non è una risorsa infinita; oltre al classico consiglio di non lasciare il rubinetto aperto mentre ci si lavano i denti o di preferire la doccia al bagno, è bene utilizzare elettrodomestici come lavatrice o lavastoviglie  solo a pieno carico. Oltre all’acqua si risparmia qualcosa anche in bolletta;
  • se state pensando di cambiare un elettrodomestico, scegliete quelli di categoria A, che consumano molta energia in meno rispetto alla loro resa e sono spesso costruiti con materiali più ecologici;
  • rifiuti speciali come batterie, computer, smarphone e tablet devono essere portati nei centri di raccolta del proprio comune e non lasciati nei normali cassonetti; se il dispositivo è lento, ma funziona comunque ancora, può essere donato a scuole o altre istituzioni.
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