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L’ambiente ora è tutelato dalla Costituzione

La Camera dei Deputati

Quella dell’8 febbraio 2022 è una data che promette di diventare storica per l’ambientalismo italiano. La Camera dei Deputati ha infatti approvato definitivamente (dopo due voti favorevoli del Senato e un altro della stessa Camera) una proposta di legge volta a modificare gli articoli 9 e 41 della Carta Costituzionale.

27 dicembre 1947: il Capo Provvisorio dello Stato Enrico De Nicola firma la Costituzione della Repubblica Italiana

L’art. 9, che fa parte dei Principi fondamentali su cui si fonda la Repubblica italiana, fino a ora prevedeva la tutela del paesaggio e del patrimonio storico e artistico della nazione. Ora, seppure con quarant’anni di ritardo rispetto all’Olanda e trenta rispetto alla Germania, viene inserita anche la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi. Particolarmente interessante è il riferimento all’interesse delle generazioni future. Qui di sotto il testo dell’articolo con (evidenziate in grassetto) le modifiche apportate dal Parlamento:

Art. 9

La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.
Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali.

L’articolo 41, invece, fa parte del Titolo III: Rapporti economici. È l’articolo che sancisce, da un lato, il principio della libertà della proprietà privata e, dall’altro, li limita indirizzandoli al perseguimento dell’utilità sociale per evitare che vengano danneggiati sicurezza, libertà e dignità umana. Anche in questo caso, abbiamo riportato il nuovo testo dell’articolo con le modifiche evidenziate in grassetto:

Art. 41

L’iniziativa economica privata è libera.
Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana, alla salute, all’ambiente.
La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali e ambientali.

Si tratta della terza modifica apportata alla Costituzione in questa legislatura (dopo la riduzione del numero dei parlamentari e l’abbassamento dell’età necessaria per il voto al Senato). L’iter della riforma costituzionale è stato completato e la riforma ha ottenuto i voti necessari per l’entrata in vigore senza la necessità del passaggio referendario. Secondo Donatella Bianchi, presidente di WWF Italia, «questa modifica costituzionale è un primo importantissimo passo che armonizza il nostro sistema con i principi formulati a livello europeo e internazionale e fatti propri dalla giurisprudenza costituzionale, di legittimità e di merito. Per dare concretezza a questi passaggi è ora necessario definire un sistema normativo organico e innovativo a tutela della natura d’Italia» (fonte: il manifesto, Ora l’ambiente ha una tutela sulla Carta, 9 febbraio 2022).

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