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Piero Gros, uno dei campionissimi della Valanga Azzurra

Il podio dello Slalom Speciale dei Giochi olimpici invernali 1976 a Innsbruck. Da sinistra Gustav Thoeni (argento), Piero Gros (oro) e Willi Frommelt (bronzo)

Domenica 25 febbraio, la gara di Slalom Gigante che si è tenuta a Larici Val Formica (il Trofeo Systel valido per il Campionato Regionale Veneto della FIE) ha visto la partecipazione, in qualità di apripista, di Piero Gros, uno dei grandi campioni della Valanga Azzurra degli anni Settanta. Lo stesso Gros si è poi intrattenuto a conversare con gli atleti e gli accompagnatori che hanno partecipato alla competizione.

Grazie ai successi di quei formidabili atleti lo sci, da pratica per pochi eletti, divenne uno degli sport più popolari in Italia.

La definizione di Valanga Azzurra è di orgine giornalistica e venne usata per la prima volta dal giornalista Massimo di Marco della Gazzetta dello Sport, quando, il 7 gennaio 1974, nello Slalom Gigante di Berchtesgaden, cinque sciatori azzurri si classificarono nelle prime cinque posizioni:

  1. Piero Gros;
  2. Gustav Thoeni;
  3. Erwin Stricker;
  4. Helmuth Schmalzl:
  5. Tino Pietrogiovanna.

Foto di gruppo della Valanga Azzurra. Piero Gros è il secondo da sinistra fra quelli seduti

Ma veniamo nello specifico a Piero Gros, che ringraziamo per la partecipazione a una iniziativa promossa da un’Associazione aderente alla Federazione Italiana Escursionismo. Ne approfittiamo per ripercorrere il suo incredibile passato da atleta e farlo conoscere a chi non era ancora nato ai tempi delle sue vittorie.

Piero Gros è nato a Sauze d’Oulx (TO), in Val Susa, il 30 ottobre 1954. All’epoca soprannominato Pierino è stato vincitore della Coppa del Mondo generale e della Coppa del Mondo di Slalom Gigante nel 1974, ha vinto la medaglia d’oro di Sci alpino ai XII Giochi olimpici invernali a Innsbruck nel 1976 (in Slalom Speciale). A questi trofei vanno aggiunte una medaglia d’argento e una di bronzo ai mondiali.

Piero Gros all’inizio della sua carriera agonistica

Piero Gros ha stabilito molti record, innanzitutto vincendo subito, al suo esordio, le prime due gare che lo videro al via a soli diciotto anni, divenendo il più giovane vincitore di una gara di Coppa del Mondo. La prima vittoria fu nello Slalom Gigante a Val-d’Isère (8 dicemrbe 1972) e la ottenne partendo con il pettorale n. 45, impresa mai riuscita a nessun altro.

Nel 1973-74 vinse la Coppa del Mondo assoluta divenendo il secondo italiano a riuscirci su un totale di tre (Gustav Thoeni 1971, 1972, 1973, 1975; Piero Gros, appunto, nel 1974 e infine Alberto Tomba 1995). Sempre nello stesso anno conquistò la Coppa di specialità in Slalom Gigante. Quell’annata fu irripetibile e fu, come abbiamo visto sopra, quella in cui nacque la Valanga Azzurra,

Nel 1974-75, pur continuando a esprimersi ai massimi livelli, non riuscì a ripetere il successo della stagione precedente. Nella classifica generale di Coppa del Mondo fu 4° e nelle classifiche di Slalom Gigante e Slalom Speciale fu rispettivamente 2° e 3°. Il 1975 fu l’anno in cui salì per l’ultima volta sul gradino più alto del podio in Coppa. Tutte le due dodici vittorie in carriera giunsero infatti nelle prime tre stagioni nel cosiddetto Circo bianco. L’ultimo successo, in Slalom Speciale, arrivò sulla Gansern di Kitzbühel il 18 gennaio 1975.

L’esultanza del vincitore

Nella Coppa del Mondo di Sci alpino 1975-76 collezionò diversi podi e contese il trofeo finale al fuoriclasse emergente, lo svedese Ingemar Stenmark, che a fine stagione lo distanziò di 44 punti. Nel 1976 si piazzò al 3° posto nella classifica di Slalom Gigante e al 2* in quella di Slalom Speciale, vinte entrambe da Stenmark. Ai XII Giochi olimpici invernali di Innsbruck 1976 vinse la medaglia d’oro nello Slalom Speciale (valida anche ai fini dei Mondiali) davanti al compagno di squadra Gustav Thoeni e a Willi Frommelt (sciatore del Liechtenstein). Nello Slalom Gigante non concluse la prova.

Negli anni successivi continuò a collezionare podi, senza più riuscire a vincere. Ai Mondiali di Garmisch-Partenkirchen del 1978 ottenne la medaglia d’argento nello Slalom Speciale e fu 13° nello Slalom Gigante.

L’ultimo podio in Coppa lo ottenne in Combinata il 15 gennaio 1979 a Crans-Montana. Partecipò ancora ai XIII Giochi olimpici invernali di Lake Placid 1980, ma un infortunio riportato in Slalom Gigante non gli rese possibile la partecipazione allo Slalom Speciale) e i mondiali di Schladming 1982 (dove ottenne il sesto posto in Slalom Speciale).

Nel 1982, a nemmeno ventotto anni, si ritirò dall’attività agonistica.

Tralasciando il dettaglio delle attività postagonistiche, che lo videro impegnato come giornalista (Telecapodistria, Rai e Televisione svizzera di lingua italiana), nonché sindaco di Sauze d’Oulx e nell’organizzazione dei XX Giochi olimpici invernali di Torino 2006, passiamo a riepilogare, in questo quadro di sintesi, il suo palmarès limitato alle gare di rango olimpico e mondiale:

Competizione Medaglie Metallo Specialità Anno Località
Olimpiadi 1 (valida anche ai fini dei Mondiali) oro Slaom Speciale 1976 Innsbruck
Mondiali 2 (oltre a quella conquistata in sede olimpica) argento Slalom Speciale 1978 Garmisch-Partenkirschen
bronzo Slalom Gigante 1974 St. Moritz
Coppa del Mondo Vincitore Coppa del Mondo assolita 1974
Vincitore Coppa del Mondo di Slalom Gigante 1974

35 podi:

  • 12 vittorie (7 in Slalom Gigante, 5 in Slalom Speciale)
  • 14 secondi posti
  • 9 terzi posti

Un grande protagonista dello Sci azzurro ci ha onorato con la sua presenza. A lui va la nostra gratitudine per quanto ha fatto per lo Sci e per lo sport italiano in generale

Innsbruck 1976 – Slalom Speciale dei Giochi Olimpici Invernali
Medaglia d’oro, Piero Gros

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