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10000 vele e 10000 scarponi contro la violenza di genere

Riceviamo l’appello per la manifestazione 10000 vele di solidarietà e – poiché ne condividiamo completamente i contenuti, dato che sui sentieri, così come in barca, non esistono distinzioni di genere, età, classe sociale – rilanciamo l’iniziativa a modo nostro.

Ecco il testo:

“Cambiamo rotta insieme”
10000 vele di solidarietà si riattiva per un nuovo progetto,
il quarto nella nostra storia.

Dopo le due edizioni del 4 dicembre 2011 e 7 aprile 2012 in favore degli alluvionati dello spezzino e 5 terre con le quali, grazie alle donazioni raccolte, abbiamo potuto acquistare 2 pulmini per il trasporto disabili per la Coop Gulliver di Brugnato e ricostruito il campo boe del porticciolo di Vernazza, ci eravamo impegnati per i terremotati di Amatrice, organizzando una sorta di flash mob velico il 7 maggio 2017 e consegnato, sempre con i proventi “intonsi” della raccolta fondi, 155 set di abbigliamento sportivo per gli studenti del Liceo Scientifico ad indirizzo sportivo della città devastata dal sisma.

Questa volta abbiamo deciso di organizzare un nuovo progetto, questa volta senza raccolta fondi, in favore di un tema che, purtroppo, riempie le pagine dei giornali quotidianamente e di vergogna qualsiasi persona di buon senso. Questa volta vogliamo attivare l’intero mondo della Vela italiana per esprimere un tangibile e concreto sostegno alla lotta contro la violenza di genere, ed in particolare sulle donne.

“10000 vele contro la violenza di genere – cambiamo la rotta insieme”

Il mondo della Vela, nelle sue incredibili varianti e peculiarità, ha imparato da tempo a considerare la parità di genere come un fatto assodato. Anzi, a noi piace dire che in barca non c’è differenza di genere, di età, di classe. Siamo fortunati per questo e, come fanno di solito i marinai, la fortuna crediamo debba essere condivisa.

Save the date 4 Luglio 2021

Per questo il 4 luglio, domenica, inviteremo tutti coloro i quali potranno avere o procurarsi una barca, ad uscire lungo tutte le coste italiane e i laghi issando un lungo nastro rosso sui loro alberi quale segno distintivo e di appartenenza a questa grande, speriamo enorme, flotta solidale.

Mettiamo un nastro rosso su tutte le barche

È un cambio di rotta deciso che dobbiamo fare. Tutti insieme, donne e uomini, senza schieramenti di parte, pregiudizi o pensieri che dividano. Al contrario, come in un buon equipaggio i singoli individui, ognuno con le proprie caratteristiche, lavorano all’unisono per il raggiungimento di un risultato comune. Insieme!

Insieme proviamo a stendere un simbolico, lunghissimo nastro rosso lungo tutti gli 8000 chilometri di coste e laghi del nostro paese.

Un inizio, certamente. Ma qualsiasi lungo viaggio, dice l’adagio, inizia sempre dal primo passo!

Speriamo che questa iniziativa non rimanga fine a sé stessa ma rappresenti, invece, un primo avvicinamento tra un mondo che può dare tanto, quello della vela, ad un mondo al quale è stato tolto tanto se non tutto, quello delle vittime della violenza.

10000 vele di solidarietà

«Ho sempre cercato l’amore come una falena cerca la luce… orientavo la mia anima verso i raggi lunari. E come una falena restavo disorientata quando mi bruciavo. Mi confondevo. Così tutte le volte che lui mi colpiva restavo sconvolta. “Non sta succedendo davvero”, mi ripetevo. Ci sono voluti otto anni perché il mio spirito si ribellasse a questo torpore allucinato. Sono fortunata. Molte donne non ci riescono se non quando è troppo tardi. Mai scambiare la luce di una volgare lampadina per la Luna.»

Noi, la FIE e le associazioni affiliate, possiamo sostenere questa encomiabile iniziativa, portandola sulla rete dei sentieri italiani.

Nelle escursioni del 4 luglio indossiamo qualcosa di rosso (un nastrino annodato allo zaino, un fazzoletto al collo, una maglietta, un berrettino…) in segno di partecipazione alla tematica della violenza di genere e cerchiamo di essere in molti: 10000 scarponi in marcia contro la violenza di genere. Ricordiamo che il rosso è il colore scelto per simboleggiare il sangue versato dalle donne vittime di femminicidio. Nel corso degli anni hanno preso vita alcune iniziative, sempre basate su questo colore, fra cui le scarpette rosse nate da un’idea dell’artista messicana Elina Chauvet (Loredana Bertè all’ultimo Festival di Sanremo le appoggiò sul palco durante la sua esibizione) e le panchine rosse che piano piano si stanno diffondendo in tutte le città italiane.

Daremo conto sul sito delle escursioni che verranno organizzate secondo questa modalità ed è nostra intenzione pubblicare un ampio dossier a testimonianza della nostra volontà di agire contro la violenza sulle donne.

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