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Sentiero della Pace. 1° tratto: Passo del Tonale – Cima Presanella

Questo tratto del Sentiero della Pace, che si svolge tra il Passo del Tonale e il Gruppo dell’Adamello richiede due giorni di cammino su terreno d’alta montagna. Per quanto riguarda l’equipaggiamento, si fa notare che potrebbero essere necessari i ramponi.

Prima tappa: Passo Tonale – Rifugio Mandron

Passo del Tonale e Monte Presena

Si parte dal Passo del Tonale (1883 m. slm), oggi confine tra le province di Trento e di Brescia, ma confine di Stato all’epoca della Grande Guerra.

Dopo aver visitato il Sacrario Militare costruito nel 1936, si segue il sentiero SAT 281 “Alveo Presena” e si giunge al Passo Paradiso (2590 m. slm), nei cui pressi si può visitare la “Galleria della Guerra Bianca”, esposizione multimediale dedicata all’esperienza dei soldati sulle montagne della Prima guerra mondiale, e il monumento della fratellanza di Passo Presena.

Costeggiando il maggiore dei laghi di Monticello, si prosegue verso il Rifugio Capanna Presena (2729 m. slm). Da qui il sentiero sale verso i 2973 m. slm del Passo del Maroccaro, sede in tempo di guerra di un avamposto austriaco conquistato dagli alpini italiani nel maggio 1918. Qui, a seconda delle condizioni meteorologiche, possono essere necessari i ramponi.

Da Passo del Maroccaro si scende al Lago Scuro e in 20 minuti si giunge al Rifugio Mandron – Città di Trento (2442 m. slm) dove si pernotta. A pochi minuti dal rifugio è anche possibile ammirare il Lago di Mandrone.

Seconda tappa: Rifugio Mandron – Rifugio Carè Alto

Cime principali del Gruppo dell’Adamello

La seconda giornata non presenta difficoltà tecniche, ma è molto lunga e faticosa.

Seguendo il sentiero 212 si arriva in pochi minuti al Centro Studi Adamello “Julius Payer” (2493 m. slm), una mostra permanente che permette di conoscere l’Adamello, il più grande dei ghiacciai italiani (in questo tratto il Sentiero della Pace coincide con l’itinerario naturalistico Virgilio Marchetti). Proseguendo, in meno di due ore si raggiunge il Rifugio Adamello Collini “al Bedole” (1631 m. slm) e poi, per circa 8 km. di strada carrozzabile, il Ponte Maria (1164 m. slm).

Percorrendo il “Sentiero delle Cascate” si lambisce il Pian di Genova (1108 m. slm) e si prosegue fino a incontrare il segnavia 215 che risale per la Val Seniciaga, percorso durante la guerra da un’importante teleferica. Nei pressi di Malga Seniciaga Bassa (1520 m. slm) si notano i resti di un cimitero austriaco. Proseguendo si raggiungono Malga Seniciaga Alta (1942 m. slm), Baita Altar (2163 m. slm, resti della stazione di teleferica militare) e Passo Altar (2385 m. slm) che immette sul versante della Vedretta di Niscli, ai piedi del Carè Alto. Per mezzo di una ex strada militare si raggiunge il Rifugio Carè Alto (2459 m. slm).

Davanti al rifugio sono visibili resti di manufatti militari e una chiesetta in legno realizzata dai prigionieri russi impiegati durante la guerra in questo settore.

Sentiero della Pace

Fonte:

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