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La Strada degli Scarubbi

La Strada degli Scarubbi è una strada carrabile del Massiccio del Pasubio, nelle Prealpi vicentine. Fu costruita durante la Prima guerra mondiale ed è lunga 10,5 km. Parte da Passo Xomo (1058 m. slm) e arriva alle Porte del Pasubio (1928 m. slm).

I primi tornanti della Strada degli Scarubbi

La Strada degli Scarubbi fu costruita dall’Esercito Italiano nell’estate del 1917, durante la Prima guerra mondiale, per avere un accesso alla zona sommitale del Pasubio e quindi alla prima linea del fronte. Percorsa da autocarri, era tuttavia esposta al fuoco dell’artiglieria austro-ungarica del vicino Monte Maio, essendo ricavata sul versante settentrionale del Monte Forni Alti. Per questa ragione, veniva percorsa in condizioni di costante pericolo, di notte e a fari spenti. Vennero anche sviluppate tecniche particolari per sfuggire all’artiglieria nemica, come ad esempio sostare nei tornanti non in vista per rendere più difficoltoso il puntamento delle armi.

A causa della sua esposizione a Nord, non era utilizzabile durante l’inverno e per buona parte della primavera. Questi fattori resero necessaria la costruzione della Strada delle 52 Gallerie, molto più sicura ma non accessibile ai mezzi motorizzati.

Dopo il secondo dopoguerra, la Strada degli Scarubbi ha rappresentato, insieme a quella degli Eroi, la principale via di accesso alle prime automobili di gitanti. Chiusa al traffico motorizzato a partire dagli anni Ottanta con sbarra posta poco dopo Bocchetta Campiglia, è oggi accessibile solamente ai gestori del Rifugio Achille Papa.

La strada passe dal Passo Xomo (1058 m. slm) e sale per circa 1,5 km. al 10% medio su fondo naturale incatramato, fino a Bocchetta Campiglia (1216 m. slm). Qui si dirama la Strada delle 52 Gallerie e vi sono ampi parcheggi.

Da qui la Strada degli Scarubbi scende per alcune centinaia di metri fino al bivio per Malga Campiglia e poi riprende a salire nell’impluvio naturale della Caneve di Campiglia, dove si sale con dodici tornanti per 5,7 km. al 9,5% di pendenza media, con scorci molto suggestivi dalla parte sommitale.

La parte sommitale della Strada degli Scarubbi

Per circa un chilometro la strada rimane pianeggiante, scavata nella roccia sopra le Guglie degli Scarubbi, da cui prende il nome. Questo è il tratto più esposto e più pericoloso, spesso soggetto a piccole frane durante il periodo primaverile a causa del disgelo e delle piogge.

Per l’ultimo chilometro e mezzo la strada riprende a salire tortuosa fino alle Porte del Pasubio. Continua ancora per un altro chilometro e mezzo, con pendenze molto più impegnative e con fondo piuttosto rovinato, passando di fianco all’Arco Romano e giungendo fino alla chiesetta di Santa Maria del Pasubio, presso la Selletta del Comando, che fu la sede del comando degli ufficiali italiani durante la Grande Guerra.

Oggi, la Strada degli Scarubbi è di fatto l’unica via usata per accedere alla sommità del Pasubio con mezzi motorizzati. Nella sua parte intermedia, quella pianeggiante, a causa delle già citate frane primaverili, richiede annualmente importanti lavori di manutenzione, per la rimozione dei detriti e la messa in sicurezza del tracciato.

Viene inoltre scelta come via di discesa dalla maggior parte degli escursionisti, poiché è molto più breve della Strada degli Eroi e si possono sfruttare alcune scorciatoie sui tornanti delle Caneve di Campiglia.

Insieme all’altra rotabile rappresenta uno dei percorsi di maggior interesse storico e paesaggistico per la mountain bike.

Fonte:

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