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A 2500 metri sul Monte Mondolé già nel 1945 si parlò della FIE

Di Giovanni Garassino
da Escursionismo n. 1 1996
riportato nel libro di Bruno d’Onofrio:
Storia della FIE
Federazione Italiana Escursionismo

Ricordi, ricordi, cinquant’anni di ricordi. Come si fa a memorizzarli tutti… Ti restano radicati in mente i più salienti, quelli che tu ritieni più importanti; in quanto alla FIE ricordo benissimo come è andata.

mondole

Il Monte Mondolé

Una domenica del mese di settembre 1945 combinammo con i miei inseparabili amici, tutti appassionati d’alpinismo e di escursionismo, di effettuare una passeggiata su per i monti del cuneese. La località scelta fu il Monte Mondolé; tale monte trovasi in località Frabosa Soprana.

Ci imbarcammo una mattina sulla mia auto: con me Buscaglione, Testa e Pipi Ravelli. Era, quest’ultimo, oltre che uno dei più grandi alpinisti di quei tempi, una figura caratteristica di montanaro: era nato in Val Sesia, vestiva sempre di velluto ed aveva sempre un laccio di cuoio per cravatta.

Sopraggiunse in Frabosa, dopo di noi, un piccolo gruppo di liguri composto da Lavarello e due suoi amici.

Insieme ci dirigemmo all’unico bar di quel paese per sorbire il caffè mattutino. Qui ci scambiammo i primi saluti e, visto che la loro meta era anche la nostra, decidemmo di salire insieme sul Monte Mondolé.

I 1350 metri di dislivello vennero superati in oltre tre ore; ed ora si può dire che la FIE nacque proprio sul Monte Mondolé.

Lo spuntino al sacco venne consumato fra un discorso e l’altro. I liguri ci prospettarono la loro idea di rifondare la FIE, si discusse ampiamente su tale idea. Loro furono abbastanza convincenti e noi aderimmo a tale loro iniziativa.

I rapporti fra liguri e piemontesi si infittirono e si convenne che loro iniziassero i contatti con le regioni italiane.

Con i nuovi amici ci lasciammo verso le ore diciassette di quel giorno: un ultimo caffè al bar e poi via, ognuno per la propria destinazione, con la promessa di rivederci o risentirci.

Per intanto in Piemonte si contattarono le Società Alpinistiche: molte di queste aderirono alla nostra idea. Il più era fatto. L’anno successivo, 1946, si riunirono in Genova i rappresentanti delle regioni italiane che avevano aderito alla convocazione ligure: in quel giorno si vararono gli statuti base e la FIE ebbe vita.

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