In questo momento in cui molti di noi sono costretti fra quattro mura e tante limitazioni sono presenti nel nostro quotidiano, è ancora più caro e prezioso poter tornare, con la mente, agli spazi aperti, alle giornate di trekking e alle attività che con gioia abbiamo sempre condiviso.
Pensando a questo e sentendo forte il desiderio di tutti gli associati di tornare presto sulle montagne, insieme, il presidente dello Scarpone, Silvia Brunelli, non si è persa d’animo e ha ideato una serie di appuntamenti via skype per poter sognare ancora insieme, per poter imparare e per condividere ancora una volta la gioia della montagna. Ecco, dalle sue parole, un breve resoconto del primo incontro:
Il primo appuntamento è stato ieri sabato 18 aprile grazie al racconto poetico di un nostro amico, Paolo de Angelis, che racconta di un personaggio realmente esistito, il pastore Domenico (Mico’) e del suo speciale rapporto con la montagna che si innalza proprio sopra il parse di Sella di Corno, sede dello Scarpone. Monte Calvo.
In questo racconto la montagna, agli occhi e al cuore di chi l’ha vissuta intensamente, per tutta la vita, è popolata di tanti personaggi che non sono realmente immaginari: sono personaggi presenti e visibili a chi ha cuore e mente aperti ad accoglierli. Questo come ci spiega l’autore è spesso il sentire degli uomini che vivono tutta la vita a contatto con la natura più che a contatto con gli altri uomini, è un sentire magico è un sentire che noi percepiamo soltanto saltuariamente quando per qualche piccolo tratto della nostra esistenza ci troviamo sui monti e percepiamo quella magia che Paolo ci ha raccontato.
E così una serata di reclusione in casa è diventata una serata di evasione. l’evasione di ritrovarsi sulla montagna e di ritrovare la sua magia. La narrazione è stata accompagnata dalla condivisione di molte foto di Monte Calvo, che scorrevano sullo schermo condiviso, foto bellissime, panoramiche e scattate in molte delle escursioni che ci hanno visti insieme.
È stato un momento bello di condivisione di sentimenti e immaginazione a cui è seguita una chiacchierata tra amici e uno scambio di opinioni, di informazioni e di spunti interessanti. E questo capiamo: si può continuare a fare associazione anche in queste condizioni, grazie all’amore e all’attenzione per gli altri, all’amore per la montagna: principi base che ci hanno sempre spinto, dall’inizio fino a qui. Ognuno di noi andando in montagna sa che c’è un momento in cui ci si sente scoraggiati, stanchi, un momento in cui non si sente la spinta a proseguire, ma è proprio quello Il momento di aggiungere un passo avanti all’altro, ritrovare il proprio respiro e andare avanti! Un messaggio questo a tutti i federati, andiamo avanti, non è il momento di fermarsi.
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