Nel corso della sua seconda tappa sul Sentiero Europeo E5, Lorenzo Schia ha incontrato, sui sentieri dell’Alto Adige, alcune persone che svolgevano l’oscura attività di manutenzione del sentiero. Si è fermato per una breve conversazione e, soprattutto, li ha ringraziati per il lavoro che svolgono.
La manutenzione dei sentieri è fondamentale per gli escursionisti e la FIE questo lo sa benissimo. Senza i volontari che, armati di zappe, badili, martelli, chiodi e quant’altro, si occupano delle segnalazioni, della pulizia dei tracciati, della rimozione degli ostacoli, tutte le pratiche connesse al camminare e all’andare in bici nella natura sarebbero non difficili, impossibili. Questa attività, se condotta con criteri di buon senso, valorizza e protegge il territorio e inoltre contribuisce a combattere dissesto idrogeologico e abbandono delle terre alte, poiché ha ricadute notevoli e positive sul turismo negli ambienti montani e nei piccoli borghi.
Molti segnali ci portano a credere che, nei prossimi anni, assisteremo a un incremento notevole della pratica dell’escursionismo e degli sport collegati all’ambiente della media montagna: nelle edicole troviamo sempre più riviste specialistiche, i principali quotidiani hanno distribuito inserti periodici sui sentieri a lunga percorrenza trattandoli con taglio diverso, ma sempre con attenzione agli aspetti paesaggistici e culturali, le librerie sono piene di volumi sul “camminare” inteso in tutte le sue accezioni, le televisioni dedicano sempre maggior spazio alle attività collegate al turismo locale, anche nei telegiornali. I circa 60.000 chilometri di sentieri, mulattiere, tratturi che attraversano in lungo e in largo il Bel Paese rappresentano un patrimonio di inestimabile importanza che può essere conservato e valorizzato solo grazie alla passione e alla dedizione di persone come quelle che Lorenzo Schia ha voluto immortalare nei due selfie che qui sopra e qui sotto proponiamo.
L’opera di manutenzione e corretta tracciatura dei sentieri è anche fondamentale per la sicurezza degli escursionisti. Senza di essa sarebbe molto più difficile arrivare alla destinazione che si è prefissi di raggiungere. Ha fatto quindi benissimo Lorenzo Schia a ringraziare questi volontari che dedicano una parte importante del loro tempo libero al benessere di tutti e, come FIE, non possiamo che unirci a lui nel ringraziare tutti coloro che svolgono questa preziosa attività, in tutte le parti d’Italia e d’Europa.
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