La Corte Costituzionale ha bocciato cinque articoli della legge ligure di riforma sui parchi, in vigore dal 2019.
- Sono stati considerati illegittimi i ridimensionamenti di confini e superfici dei parchi Antola, Aveto, Beigua e Alpi Liguri, per circa 540 ettari, senza la preventiva consultazione dei parchi e dei comuni.
È evitato il declassamento del parco Montemarcello Magra (per il quale la FIE lanciò un appello di salvaguardia) ad area protetta comunale. -
È stata considerata violata la normativa statale che prevede il piano del parco come strumento di programmazione sovraordinata agli altri strumenti di pianificazione territoriale, impedendo ulteriori colate di cemento.
- Si è respinta la modifica deteriore del funzionamento della Comunità del Parco.
- Si annulla la cancellazione dei riferimenti alle aree protette di interesse locale, che seppure gerarchicamente inferiori si equivalgono per l’ineludibile valore di biodiversità.
- È rigettata la proposta di convenzioni con enti privati di sorveglianza, in surroga agli obblighi inderogabili di sorveglianza pubblica.
Il presidente Toti e l’assessore Mai, gli stessi che con una convenzione senza bando pubblico hanno estromesso FIE e Unioncamere dalla gestione dell’Alta Via dei Monti Liguri, hanno dimostrato ancora una volta la loro incapacità a gestire con coerenza e competenza i temi dell’ambiente e della biodiversità.
La FIE propone, ancora una volta, strumenti di partecipazione attiva e di consultazione concreta che questa Amministrazione Regionale sembra non voler attivare.
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